Perdute le figlie
Lindsey Drager
Belletristik / Essays, Feuilleton, Literaturkritik, Interviews
Beschreibung
"Non aveva mai provato una solitudine così viscerale come quando si era reso conto che di storie così se ne trovavano poche."
In
Perdute le figlie le storie che un accademico racconta alla sua bambina prima di andare a dormire si alternano alla vicenda di un gruppo di sostegno che si incontra ogni settimana al trentatreesimo piano di una fabbrica di ombrelli abbandonata, in cui i padri si riuniscono per ricordare le figlie scomparse, per condividere il dolore e alleviare il peso della mancanza.
Al ricordo di questi genitori si sovrappone nel romanzo il coro delle ragazze perdute, in cui risuonano le voci di autrici come Mary Shelley, Charlotte Brontë, Charlotte Perkins Gilman e Virginia Woolf.
Perdute le figlie è un romanzo stupefacente che fonde la tradizione orale del folklore popolare con la sperimentazione stilistica, il racconto gotico con la speculazione distopica, offuscando le distinzioni tra genere e identità, storia e allegoria, esplorando questioni centrali della nostra contemporaneità come le relazioni tra padri e figlie, l’identità sessuale nell’infanzia e nell’adolescenza, i nuovi modelli di mascolinità o le basi ideologiche responsabili delle narrazioni in cui siamo immersi.
Dopo il sorprendente successo de
L’archivio dei finali alternativi,
Lindsey Drager torna in libreria con un romanzo che esplora il potere sovversivo della letteratura.
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Lindsey Drager
Autrice americana, nata nel 1986 a Toledo, Ohio, con i suoi romanzi Lindsey Drager ha vinto il John Gardner Fiction Prize e lo Shirley Jackson Award.
Insegna scrittura creativa presso l’università dello Utah.
Con Zona 42 ha pubblicato nel 2023
L’archivio dei finali alternativi.
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Traduzione
Giorgia Demuro vive nel milanese, fa la libraia in una libreria indipendente e traduce libri.
Ama il fantastico.
Kundenbewertungen
Padri e figlie, Queer, Lambda Literary Award, Distopia, Identità, Shirley Jackson Award, Mistero, Metaletteratura, Perdita