Il filosofo e il buon Dio
Carlo Pappagallo
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Geisteswissenschaften, Kunst, Musik / Geisteswissenschaften allgemein
Beschreibung
Il saggio intende ricostruire, secondo la natura sintetica del “sommario”, la teologia filosofica dalle origini del pensiero occidentale al Novecento, a partire dall'esame circa la legittimità stessa del concetto di “teologia filosofica”. Si tratta, come ha scritto Hans Küng, della “problematica storica di Dio”, cioè di Dio nel pensiero dei filosofi, in quanto “oggetto” della speculazione con metodo filosofico; indagato, quindi, con gli strumenti concettuali della filosofia, a prescindere da rivelazioni, libri sacri, mitologie. Una ricerca intorno agli argomenti usati, nel corso dei secoli, per determinare i rapporti tra fede e ragione; affermare l'esistenza di Dio, o comunque dell'Essere; la sua natura o essenza e i suoi attributi; le sue relazioni con il mondo, fin dalla “creazione”; oppure per negarlo, per “smascherarne” l'illusorietà e il vuoto. Dalla filosofia antica e tardo-antica a quella medievale, dagli esordi del pensiero moderno al Novecento, si sono succeduti argomenti, tesi, temi, problemi, originali oppure ripetuti, in forma variata o pressoché identica, quasi di scuola; connessioni o risonanze od avversioni tra filosofie del medesimo tempo o attraverso i secoli; “fili rossi” e fili spezzati; autori canonizzati o fraintesi o dimenticati. Nel saggio sono esaminate figure e correnti che molti pur autorevoli testi in materia (ad es. Coreth, Weischedel) non trattano, quali Freud, i teologi della “morte di Dio”, Edith Stein, Simone Weil. A questo impianto, sono aggiunte due Appendici che riguardano altrettanti importanti temi che fanno parte a pieno titolo della teologia filosofica, anche se sono in genere trattati con una loro propria autonomia: la teodicea, cioè il problema della presenza del male “nonostante Dio”; e la cristologia filosofica, cioè la comprensione della particolare figura di Cristo, sempre secondo la speculazione di natura squisitamente filosofica. Il problema di Dio rimane, insomma, ancora oggi, nel nostro orizzonte esistenziale e intellettuale. Perché, ancora oggi, non smette di inquietarci, dopo ventisette secoli, la domanda di Talete di Mileto: “Deve esserci una sostanza, o più di una, che dà origine a tutte le cose e permane”.