Paludi
André Gide
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Belletristik / Gemischte Anthologien
Beschreibung
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Paludi deve essere considerato come un’opera a parte, nulla ha essa di analogo con la nostra letteratura (…). Questo libro è talmente ricco che ad ogni lettura si scopre qualcosa di nuovo”.
Henri Ghéon, Bollettino dell’Associazione degli amici di André Gide, 28 ottobre 1975
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Non si parla mai abbastanza di Gide. Vi è almeno un grande libro e un grande libro moderno, Paludi, che, senza alcun dubbio, dovrebbe essere rivalutato dalla modernità”. Roland Barthes, Il piacere del testo
In Paludi, la contemplazione dell’acquitrino da parte di Titiro non è altro se non una metafora dell’interesse dell’autore verso tutto ciò che è altro da sé e della sua volontà di allontanarsi da una tradizione letteraria totalmente disgiunta dalla vita reale. Un diario intimo in cui Gide confessa il suo male di vivere e una profonda insofferenza per la palude in cui ristagna il mondo intellettuale parigino. Una satira pungente di letterati e filosofi.
André Gide (1869 - 1951) scrittore francese, ricevette il premio Nobel per la letteratura nel 1947. Tra le sue innumerevoli opere, si ricordano: L’immoralista (1902), La porta stretta (1909) Corydon (1920), Se il grano non muore (1926).