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Moisej Ja. Ginzburg, architetto e teorico costruttivista

il suo insegnamento al VChUTEMAS-VChUTEIN

Maurizio Meriggi

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17,99

Pisa University Press img Link Publisher

Geisteswissenschaften, Kunst, Musik / Architektur

Beschreibung

Moisej Jakovlevič Ginzburg (Minsk, 1892-Mosca, 1946), architetto e teorico è stato il più importante ideologo del movimento costruttivista in architettura, ed ha realizzato alcune delle opere più iconiche dell’architettura dell’avanguardia sovietica oltre ad un nutrito numero di progetti non realizzati. La sua figura di progettista e teorico è ampiamente documentata in diverse pubblicazioni, già uscite in italiano negli anni ’70. In questo lavoro ci occupiamo della sua figura come docente nella Scuola del VChUTEMAS (dal 1926 VChUTEIN) a Mosca, che insieme al Bauhaus ha costituito nel suo breve periodo di attività dal 1920 al 1930 una delle esperienze più produttive dell’avanguardia nel campo della didattica delle discipline del progetto, la cui eco ha avuto un’influenza significativa nelle più importanti Scuole di architettura nel mondo nel corso del Novecento.
Per ricostruire i contenuti del suo insegnamento nella Scuola del VChUTEMAS-VChUTEIN sono considerati alcuni suoi progetti chiave elaborati negli anni di attività nella Scuola: la Casa del Narkomfin a Mosca, la Casa del Governo di Almaata, i progetti disurbanisti per l’insediamento socialista a Mosca e negli Urali, il Palazzo dei Soviet (ultimo suo progetto costruttivista).
Del corpus dei suoi scritti teorici sono analizzati quelli dal 1921 al 1933, tra i quali  Il ritmo in architetturaLo stile e l’epocaL’abitazione (già pubblicati in italiano), i saggi e gli articoli redazionali della rivista «Sovremennaja Architektura» (parzialmente pubblicati in italiano), con una coda di saggi degli anni ’40. Di questi sono raccolti in un’antologia diversi testi mai tradotti prima in italiano legati alla sua attività di docente di teoria della composizione architettonica e di storia dell’architettura tra i quali: la voce “Architettura” dal  Dizionario dei Termini artistici dell’Accademia di Scienze Artistiche dell’URSS (1923), la recensione di P. Muratov a  Il  ritmo in architettura (1923), il “Programma del corso di Teoria della Composizione architettonica del 1926”, “Il costruttivismo come metodo pedagogico laboratoriale (Prolusione al corso di teoria della composizione architettonica del 1927)”, “Il colore in architettura” (1929), “Esperimento di applicazione del metodo della dialettica materialistica per l’elaborazione di una programma didattico di progettazione architettonica (1930)”; a questi si aggiungono tre scritti degli anni ’40 – “Processo creativo e metodo creativo”, “Questioni di tettonica e architettura moderna” – (che erano parte di un trattato di teoria della composizione architettonica, ancora inedito), e l’introduzione alla  Storia generale dell’architettura da lui curata per l’Accademia di Architettura dell’URSS.

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