Dalla distruzione del convoglio Duisburg alla prima battaglia della Sirte
Francesco Mattesini
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Geisteswissenschaften, Kunst, Musik / Geschichte
Beschreibung
Il problema che nell'estate del 1941 nel Mediterraneo centrale stava causando ai Comandi delle Forze Armate italiane le maggiori preoccupazioni era costituito dal rafforzamento di Malta, che era iniziato alla fine di maggio, dopo il ritiro del 10° Corpo Aereo Tedesco (X Fliegerkorps) dalla Sicilia per trasferirsi in Grecia. Le conseguenze che ne derivarono furono rappresentate da un notevole incremento dell'attività degli aerei e dei sommergibili britannici contro i convogli dell'Asse diretti in Libia, guidati da una efficientissima ricognizione aerea, con velivoli notturni forniti di radar di scoperta navale ASV, e da un altrettanto efficiente servizio d'informazioni svolto dall'organizzazione crittografica Ultra. Per permettere ai convogli italiani di transitare con alquanta sicurezza nel Mediterraneo centrale, occorreva però che la Regia Aeronautica aumentasse gli sforzi contro Malta, da cui partivano gli aerei e i sommergibili britannici che causavano le maggiori perdite ai convogli italiani; perdite spesso dolorosissime, in particolare quella del convoglio "Duisburg" la notte del 9 novembre 1941 nel Mare Ionio, mentre dirigeva per Tripoli. Successo della Marina britannica che fu conseguito da una piccola Divisione di 2 incrociatori leggeri e 2 cacciatorpediniere, che costituivano la Forza K da pochi giorni dislocata a Malta. Questo libro descrive gli avvenimenti che seguirono, con altri annientamenti di convogli italiani e di forti perdite tra il naviglio militare, in particolare la notte del 13 dicembre nelle acque di Capo Bon. Anche le perdite britanniche, causate dai sommergibili tedeschi furono molto gravi. Il racconto termina con la Prima battaglia navale della Sirte che, assieme alle perdite subite dalla Forza K nelle acque di Tripoli, permise finalmente ad un grosso convoglio partito da Taranto, fortemente scortato dalla Flotta italiana e protetto dall'aviazione italiana e tedesca, di raggiungere Tripoli. Da questo momento, la situazione andò migliorando e nel corso del 1942 con l'arrivo in Sicilia di un'altra grande unità aerea germanica, la 2a Squadra Aerea del feldmaresciallo Albert Kesselring.
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