Olocausto
Alfredo Oriani
Belletristik/Erzählende Literatur
Beschreibung
Alfredo Oriani, nato a Faenza nel 1852, fu un pensatore, scrittore, poeta, critico e romanziere romagnolo dal carattere elitario ed aristocratico che illuminò la parentesi grigia della borghese Italietta giolittiana post-unitaria. Nonostante la sua prematura scomparsa rispetto all'avvento del Fascismo, fu tenuto in alta considerazione da Mussolini, che lo ritenne un eroico precursore ideale del Ventennio, tanto da renderlo nel 1933 argomento obbligatorio nell'insegnamento didattico. Le sue parole contenute nel volume
La
Rivolta ideale riecheggiano infatti concetti che sarebbero in seguito stati espressi da Julius Evola e, in una certa misura, nei discorsi dei fondatori dei movimenti nazionalisti e patriottici europei delle prime decadi del Novecento, come quelli di Jose Antonio Primo De Rivera o Corneliu Zelea Codreanu, che auspicavano la rinascita in seno ai loro popoli di un nuovo fuoco che illuminasse e forgiasse i loro spiriti.
Le sue opere spaziano dal romanzo ai trattati di politica e di storia, dai testi teatrali agli articoli giornalistici, sino alla poesia.
Il suo romanzo
Olocausto, che oggi proponiamo all’attenzione dei nostri lettori, scritto nel 1902 e uscito postumo nel 1918, è una delle sue opere più profonde, drammatiche e introspettive. Un romanzo tristissimo, nel quale sofferenza e povertà, come facce della medesima medaglia, appaiono indissolubili, ambiento in una Firenze già segnata dalla contraddizione di ceti sociali tanto lontani tra loro, quanto reciprocamente indifferenti nella soluzione delle difficoltà quotidiane.
Il destino di una bambina indotta alla prostituzione trova nella prematura morte l'unica soluzione di una storia angosciante e priva di qualsiasi anelito di speranza. L'autore descrive senza veli la sofferenza attraverso i sentimenti di un'innocenza schiacciata senza pietà dalla volgare indifferenza di chi assiste al sacrificio di una minorenne indifesa.
Kundenbewertungen
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