Isidoro Falchi, l’Indiana Jones dell’Etruria
Nicola Bizzi
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Geisteswissenschaften, Kunst, Musik / Pädagogik
Beschreibung
Isidoro Falchi nato a Montopoli Val d’Arno nel 1838, è stato uno dei pionieri della ricerca archeologica in Italia e potrebbe benissimo essere definito il padre dell’Archeologia maremmana e un vero e proprio “Indiana Jones” dell’Etruria. A lui si deve la scoperta della città etrusca di Vetulonia, della quale si era persa l’esatta ubicazione, oltre agli scavi delle sue ricche necropoli. A lungo ostracizzato dagli ambienti accademici che, con malcelato disprezzo, lo accusavano di dilettantismo, di mancanza di titoli (non era un archeologo, bensì un medico), di insufficienze di metodo, carattere personalistico e modus operandi giudicato “non scientifico” (le stesse accuse che erano state rivolte a Heinrich Schliemann, lo scopritore di Troia e Micene, e che puntualmente sarebbero state rivolte anche ad Arthur Evans, “colpevole” di aver fatto riemergere dalle nebbie del mito nientemeno che il favoloso Palazzo di Cnosso), venne invece elogiato dal grande archeologo Luigi Pernier, lo scopritore del Disco di Festo e primo direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene, che non esitò a definirlo proprio un novello Schliemann.