La fabbrica

Antonio Monteleone

EPUB
5,99

Giovane Holden Edizioni img Link Publisher

Belletristik/Erzählende Literatur

Beschreibung

Ossessivo, ricorsivo, ironico, grottesco, depravato, sensibile, ragionevole, illuminato, detestabile, ipocrita, onesto, disonesto, volgare, inaffidabile, l’anonimo protagonista del romanzo conduce il lettore in una presa diretta dei suoi pensieri, anzi in due: le registrazioni di due on board camera mentali.
La prima è un turno di lavoro in fabbrica. Fabbrica tessile. A Biella. Tra le Alpi. Una fabbrica con colleghi e tessuti e macchinari e ingranaggi, con il Capo reparto e le cosce di Elisa, una fabbrica con l’area relax, i pranzi aziendali e quel fascista di Daniele, una fabbrica di rumore, dolore, doppiogiochismo, falsità, una fabbrica di coazione a ripetere dove il protagonista lavora da vent’anni; e dove lavorava Giacomo, fino a che non si è suicidato.
Un inaspettato evento chiude il turno di lavoro e il primo labirinto di pensieri del protagonista. E se la fabbrica dipinge con graffiante sarcasmo la metafora di un malessere collettivo, è nella seconda parte che il lettore entra nel malessere personale. Il protagonista si sposta, lui con i suoi pensieri, dentro la casa di Giacomo, a colloquio con il padre dell’amico, Morgan, e viene investito dal suo monologo. Seduto sul divano, nel salotto di casa, circondato da dipinti inquietanti, il protagonista assiste inerme al monologo di un artista, Morgan, ossessionato e sopraffatto dalla propria arte; il monologo di un uomo che è marito e padre di suicidi: vittima, complice e artefice della follia.
Senza poter fare a meno di un’ironia e di un senso dell’assurdo salvifici e provvidenziali; senza mai nascondere, anzi riconoscendo apertamente il debito verso i maestri – Camus, Céline, Dostoevskij e quel Thomas Bernhard tanto amato da Giacomo e dall’anonimo protagonista –, La fabbrica è un mondo inestricabile di dicotomie e contrasti: sanità e follia, libertà e coazione, socialità e isolamento, uomo e natura, creatività e ossessione. Ma soprattutto, è un inno a un istintivo e insopprimibile attaccamento alla vita.

Weitere Titel in dieser Kategorie
Cover Soltanto d'estate
Emiliano Cribari
Cover Colei che resta
René Karabash
Cover Hawk a Caccia
Tina Folsom
Cover La finestra
Marcello Rodi
Cover Il mulinello
Anna Chiara De Masi
Cover Napoletanite
Valentina Iusi
Cover Testimone la Luna
Anna Labruzzo
Cover Dialoghiamo con Eptameron
Emanuela Caracciolo
Cover Ogni sette anni
Laura Ossola
Cover Scialle nero
Luigi Pirandello
Cover Olocausto
Alfredo Oriani
Cover L'impersonatore
Naila Carlisi Vita
Cover Vortice
Alfredo Oriani
Cover Dammusa
Silvana Indelicato
Cover Viaggi di mezza estate
Giampaolo Mentasti
Cover La magione
Alessio Faedi
Cover Good Randoms
Francesca Paparella

Kundenbewertungen

Schlagwörter

fabbrica, romanzo