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Pirani Antonio
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Belletristik/Erzählende Literatur
Beschreibung
Italo Balbo, Volo da Siviglia per Lugano, agosto 1974
Ora ho veramente finito. Sono arrivato al capolinea di un percorso iniziato 34 anni fa, a Derna, nella Libia ancora italiana.
Vi chiedere di cosa sto parlando, e soprattutto chi sono. Mi chiamo Carlo, sono svizzero di lingua italiana, nato a Bellinzona nel 1915, quindi già arrivato al traguardo dei 59 anni.
In cosa è consistito il percorso di cui parlo? Cosa mi interessava nel 1940, con l’Italia appena entrata in guerra? Italo Balbo, un capo fascista molto particolare, amico e simpatizzante dell’Occidente liberale e democratico, un fascista “strano”.
Raggiunsi Palermo in aereo e attraversai il Mediterraneo in nave, pochi giorni dopo la dichiarazione di guerra annunciata da Mussolini dal balcone di piazza Venezia, per incontrare quell’uomo. Non mi attirava soltanto la “contingenza” delle sue posizioni in politica estera, ero curioso di conoscere la vita di un borghese di provincia, della campagna padana, i perché della sua scelta, della sua ascesa, i mezzi dei quali aveva fatto uso per dare la scalata al potere.
È stato lì che ho imboccato la strada che mi ha portato ad indagare, diciamo per curiosità storica, le vite dei protagonisti del regime fascista, fino ad arrivare a rischiare la mia stessa vita pur di incontrarli in situazioni di estremo pericolo, quando, nei giorni della Liberazione, si nascondevano come topi ovunque scovassero un buco, pur di sfuggire alla giustizia e alla vendetta dei partigiani.
Cosa faccio su questo aereo? Dovete sapere che sono stati due i “pezzi grossi” del regime sfuggiti ai plotoni di esecuzione della Resistenza nell’ormai lontano 1945, e uno di loro, l’ultimo, l’ho incontrato in questi giorni in terra di Spagna, dove vive sotto l’ala protettrice dell’unico fascista rimasto al potere in Europa: il vecchio Francisco Franco (1).
Ho realizzato in tutto 13 “interviste”, o semplici colloqui, se preferite chiamarli così. Non ho mai chiesto a giornali o case editrici di pubblicarli.
Ho fatto il giornalista per molti anni, ma l’iniziativa di incontrarmi e di parlare con quella gente è stata mia personale, e firmare quelle interviste, sebbene non compiacenti, poteva voler dire, e potrebbe ancora voler dire, essere accusati di simpatia per quel regime e quell’ideologia. Simpatia che non ho mai provato.
Sono solo un curioso, un impiccione che deve mettere il naso ovunque, e che per credere deve vedere.
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Italo Balbo