L’estate di fuoco
Amodio Tortora
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Belletristik / Spannung
Beschreibung
Il commissario Carlo De Vincenzi, uomo dai principi solidi e con una visione della giustizia che va oltre la mera applicazione della legge, riceve un incarico insolito dal Podestà di Milano. Il politico, uomo di potere e rigido sostenitore del regime fascista, gli chiede di sorvegliare sua figlia, Alessandra Perenti, sospettata di frequentare ambienti “eversivi” anziché limitarsi alla frequentazione universitaria dichiarata. Alessandra è una giovane ribelle, animata da ideali di giustizia sociale e tutela degli animali che la avvicinano ai movimenti giovanili progressisti, creando un forte contrasto con il padre.
Durante il pedinamento, De Vincenzi scopre che Alessandra non si reca all'università, ma si unisce a una festa studentesca organizzata da un movimento per la difesa degli animali, frequentata anche da giovani dissidenti. La festa, inizialmente pacifica, degenera in violenza quando uno sparo squarcia l'aria e un giovane muore. Le accuse si rivolgono alla polizia, ma De Vincenzi, unico testimone oculare, intuisce che l’omicidio è stato orchestrato per alimentare la tensione.
L’indagine lo porta a scoprire che alcuni attivisti, tra cui Luca Bellotti, utilizzano la causa animalista come copertura per seminare disordine e screditare il regime. De Vincenzi comprende che l’omicidio non è stato un incidente, ma un deliberato tentativo di destabilizzazione. Tra pressioni interne e minacce, De Vincenzi è costretto a muoversi con cautela, soprattutto quando si rende conto che anche il Podestà ha delle responsabilità indirette, avendo permesso l’infiltrazione di elementi radicali per monitorare il movimento studentesco.
L’indagine culmina in un incontro pericoloso in cui De Vincenzi ottiene la confessione di Bellotti, ma viene fermato dall’ispettore capo Ricci, complice dei sovversivi. Con l'aiuto di Alessandra e dei suoi colleghi fedeli, De Vincenzi riesce a bloccare il tentativo di insabbiamento e consegna alla giustizia Bellotti e i responsabili della cospirazione. Alla fine, Alessandra e suo padre affrontano le loro differenze, e il commissario si congeda consapevole che il vero nemico non è solo l’ingiustizia, ma anche l’incomprensione tra generazioni.
Il racconto esplora il conflitto generazionale e ideologico nell’Italia fascista, dove il patriarcato e il regime autoritario non tollerano il dissenso. Tramite De Vincenzi, l’autore evidenzia il potere della giustizia come valore umano e non solo come strumento di controllo. La contrapposizione tra il Podestà e Alessandra, e il cammino investigativo di De Vincenzi, sottolineano come la verità e il dialogo possano rappresentare un punto d’incontro tra mondi apparentemente inconciliabili. La narrazione suggerisce una critica sottile al regime autoritario e al patriarcato, ricordando che la giustizia deve basarsi su umanità e comprensione, e non solo su rigore e ordine. La conclusione apre alla possibilità di riconciliazione generazionale e di crescita reciproca.
Kundenbewertungen
delitti, crime, poliziesco, thriller, crimini