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Come dettava il cuore

Anna Vertua Gentile

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Decima Musa Edizioni img Link Publisher

Belletristik / Gemischte Anthologien

Beschreibung

L’aveva comperata in un suo lungo viaggio e portata seco in Italia il ricco negoziante B.... quand’ella toccava appena il primo lustro, per recarla in dono a sua moglie come un oggetto di lusso per la casa, che, ricca di più milioni, godeva non poca rinomanza nei dintorni. Ma sua moglie, una natura tutta sensibilità e tenerezza, si commosse alla vista della povera bimba, che, quasi impaurita, la guardava di sottocchi nascondendo il capo fra le spalle; l’accarezzò, l’affidò alla sua cameriera, le permise la compagnia dell’unico suo figlio, l’idolo della casa, Carlo, fanciullo di otto anni. La piccola negra guardava con curiosità le bianche carni del fanciullo, i suoi capelli d’un biondo dorato, i suoi occhi color del cielo, e se avveniva che nelle specchiere dei sontuosi salotti vedesse riflessa la di lei povera immagine, si copriva il volto colle mani e fuggiva a nascondersi piangendo. Ci volle molto prima che intendesse il linguaggio del paese, e riescisse a balbettarlo lei stessa; in quel frattempo strinse grande amicizia con Medor, un grosso cane barbone tutto nero e dal pelo ricciuto come i di lei capelli; si vedevano sempre insieme o accovacciati sotto il tavolo di cucina, o sul pratello del giardino rotolarsi insieme sull’erba, oppure distesi in corte dormicchiare l’uno presso l’altro al sole; ella stessa rispondeva ubbidientemente con una corsa a chi chiamava Medor; aveva perfino imparato a spiccare un salto per afferrare il pezzetto di carne o d’altro con che i servitori si divertivano a farle cilecca. Chissà che nel suo piccolo cervello la povera creatura non si fosse creduta un cane come Medor!.... 

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autrici, dimenticate, novelle, protagoniste femminili, racconti, donne, autrici femminili