Vākyasudhā athavā Dṛg-Dṛśya-Viveka .

Nettare di aforismi (trattato Advaita Vedānta) sulla Sapienza discriminativa tra ‘ciò che vede’ e ‘ciò che è visto’

Fabio Milioni

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Kinder- und Jugendbücher / Allgemeines, Nachschlagewerke

Beschreibung

Il Dṛg-Dṛśya-Viveka (Sapienza discriminativa tra ciò che vede e ciò che è visto) è un trattato Advaita Vedānta comunemente attribuito a Bhāratī Tīrtha (c. 1350) Guru dello Śṛngēri Math fondato da Śri Śaṅkarāchārya; è inoltre conosciuto come Vākyasudhā (nettare di aforismi), attribuito a Śri Śaṅkarāchārya. Il testo è composto da 46 versetti (śloka) che indagano sulla distinzione tra il 'veggente' (colui che vede: dṛg) e il 'visto' (ciò che è visto: dṛśya) e su una trattazione del samādhi, incentrata su savikalpa e nirvikalpa e sull'identità di Ātman e Brahman. La genesi di questo lavoro ha le sue radici nel personale percorso lungo il sentiero della Sādhana Yoga nella prospettiva più ampia del Sanatana Dharmā, l'ortodossia (āstika) della Tradizione. Quello che si cerca di condividere, a partire dal rigetto di ogni forma di dogmatismo settario, è l'esperienza concreta e vissuta di una perfetta ed armonica complementarità tra la Darśana Vedānta e la Darśana Yoga, entrambe legittimi punti di vista della medesima fonte (Śrūti e Smṛti ) del Sanatana Dharmā. Il Dṛg-Dṛśya-Viveka, scrigno prezioso contenente l'essenza di tutti i Significati del Vedānta, rappresenta un efficace strumento introduttivo allo studio della triade Upaniṣad, Brahmasūtra, Bhagavadgītā. L'attuale diffusione dello Yoga a livello di praticanti e la lettura dei testi del Vedānta (Upaniṣad, Brahmasūtra e Bhagavadgītā ) risente di notevole superficialità, con il risultato di svilire entrambi riducendoli o ad un semplice esercizio fisico (lo Yoga) o a pura erudizione teorica (il Vedānta). Sono due derive complementari che richiedono un intervento in contro-tendenza. Ribadire che lo Yoga privato delle sue basi fondanti (yama e niyama) ed il Vedānta privato della dimensione esperienziale sono aberrazioni prodotte dalla deriva .materialistico-riduzionista che connota la nostra epoca di Kaliyuga è un dovere per ogni sincero ricercatore che ha intrapreso la Sādhana. Il presente contributo è un invito, prendendo spunto dal testo del Dṛg-Dṛśya-Viveka o Vākyasudhā, a ricercare sperimentalmente l'armonica complementarità di Yoga e Vedānta.

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Schlagwörter

Metafisica, Yoga, meditazione consapevole, ricerca operativa, Sanatana Dharma, autocoscienza