Toni generoso
Anna Vertua Gentile
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Belletristik/Erzählende Literatur
Beschreibung
Pubblicato nel 1914
Toni generoso narra, con intento pedagogico, le vicende di due fratelli rimasti orfani che crescono in due ambienti diversissimi per poi ritrovarsi uniti.
Anna Vertua Gentile (Dongo, 30 maggio 1845 – Lodi, 23 novembre 1926) è stata una scrittrice italiana. Nata a Dongo il 30 maggio 1845, incominciò a scrivere nel 1868. Il suo primo lavoro conosciuto, firmato come Annetta Vertua, è
Letture educative per fanciulle. Sposò Iginio Gentile, docente di Storia antica dell'Università di Pavia; dopo la nascita del figlio Marco Tullio, tra il 1874 e il 1893 scrisse una serie di racconti e opere teatrali brevi per bambini che venivano recitate nei salotti di casa o interpretate con burattini.
Divenuta scrittrice di professione dopo la morte del marito (seguita, nel 1912, da quella del figlio) ebbe una produzione feconda: fino al 1901 pubblicò oltre 150 titoli tra romanzi, soprattutto d'amore, novelle, scritti educativi e manuali di condotta quali
Come devo comportarmi,
L'arte di farsi amare dal marito,
Per la mamma educatrice. Una delle sue opere, il
Romanzo d'una signorina per bene è dedicato alla sorella Antonietta Vertua.
Contribuì alle riviste
Giornale della maestre e
La donna di Gualberta Alaide Beccari e, nel 1907, prese parte a Milano al
Congresso sui diritti femminili promosso dalle donne cattoliche e socialiste. Tra il 1905 e il 1906 diresse
Fanciullezza Italiana, un bisettimanale in cui pubblicava consigli di comportamento. Per le sue pubblicazioni venne definita come la figlia d'un ideale matrimonio tra
Edmondo De Amicis (
Cuore) e
Louisa Alcott (
Piccole donne).
I suoi scritti, pur intrisi di sentimentalismo e precetti morali, non furono privi di richiami all'indipendenza femminile.
Morì presso l'Istituto Santa Savina a Lodi, dove si ritirò nel 1923. Sulla facciata esterna dell'edificio, in via De Lemene, è stata affissa una targa:
«
In questa casa trovò negli ultimi suoi anni asilo - conforto - pace Anna Vertua Gentile, scrittrice insigne che volle fine supremo dell'arte sua il trionfo della bontà, il trionfo della gioventù. Nata a Dongo 1846 morta a Lodi addì 23 11 1926»