Il maestro e il pandemonio
Andrea Bocchetti
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Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
Geisteswissenschaften, Kunst, Musik / Geisteswissenschaften allgemein
Beschreibung
I tre studi qui proposti intendono riattraversare il faticoso cammino della ricezione vichiana nel pensiero europeo, articolandosi a partire da un contesto, quello francese, che coincide al contempo con l’origine e con uno degli approdi più rilevanti dell’itinerario dell’opera di Vico. Se, infatti, da un lato, la riflessione vichiana emerge dalla ricezione critica del cartesianesimo francese (Descartes, Malebranche, Gassendi), la cui scuola dominava a Napoli già a partire dalla seconda metà del XVII secolo, dall’altro, è proprio dalla Francia che si origina il riscatto e la “gloria” di un insegnamento ricchissimo, quanto complesso e stratificato. È in Francia, infatti, che agli inizi dell’Ottocento viene riscoperta la dottrina vichiana, a lungo rimasta per gran parte sconosciuta, attraverso la riflessione di studiosi come Cousin, Ballanche, Quinet, Michelet (quest’ultimo è il primo a tradurre la Scienza nuova, dando avvio alla diffusione europea dell’opera); ed è in Francia ancora, alla fine del medesimo secolo, con Sorel e Lafargue, e nel Novecento, con Ricoeur, Barthes, Pons, Thom, Pinchard, Girard che la lezione di Vico ha continuato ad ispirare, seppur in modo discontinuo e composito, tutta una tradizione che ha saputo accoglierlo, rielaborarlo, ascoltarlo, persino tradirlo, contribuendo con ciò a vivificare un’opera cruciale del pensiero occidentale e a darle la giusta eco internazionale che oggi ha saldamente acquisito. I tre ricettori che proponiamo, Michelet, Sorel, Barthes, hanno il privilegio di essersi posti come vettori di tre degli assi portanti dell’opera di Vico: quello della filosofia della storia, quello politico-giuridico e quello estetico.