Vaffamorfosi
Paola Bulgarelli, Simone Brunella, Giovanna Maria, et al.
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Ratgeber / Familie
Beschreibung
VAFFAMORFOSINon sono tutti ugualiSimona Gauri, Simonetta Cestarelli, Paola Pegolo, Michele Vitale, Paola Bulgarelli, Giovanna Maria Simone, Brunella Farina, Antonella Bassi, Federica Marchetti, Elettra Morelli, Marilena Fonti, Marina Andruccioli, Rosaria Esposito, Anna PascuzzoE in cuor nostro lo sappiamo bene, noi donne, anche quando nel pieno furore di una lite, di un abbandono, di una rottura, lo esclamiamo dentro o fuori dai denti. E il bello ( o il brutto, a seconda dei casi) è che nemmeno noi lo siamo, e ciò dà origine a un numero pressoché infinito di varianti, di combinazioni affettive fauste o infauste, di affinità o avversioni, di unioni più o meno riuscite. Infatti a volte una persona che noi abbiamo lasciato per totale incompatibilità la incontriamo, magari dopo pochi mesi, perfettamente e felicemente sistemata. La chimica dell’anima è a volte più imperscrutabile della già ostica chimica del corpo, ma il divertimento, il succo frizzante dei rapporti umani sta proprio in questo.Il presente libro nasce come seguito concettuale de “Il Dottor Narciso Vaffa e le sue donne”, un lavoro corale nel quale più autrici si erano confrontate con questa tipologia di uomo, racchiusa in maniera poco velata nel suo stesso nome; specie tutt’altro che di nicchia. Tanti sguardi di donna posati su un unico individuo, come tante pittrici che ritraggono lo stesso soggetto da angolazioni diverse, con luci e sfumature diverse.E sempre nel segno della diversità dell’esperienza, questa volta abbiamo scelto di ampliare e variare anche i soggetti da noi tratteggiati in questo “Vaffamorfosi: non sono tutti uguali”.Già, perché come Narciso Vaffa ce ne sono altri; diversi da lui ma anche loro identificabili e classificabili attraverso una serie di caratteristiche peculiari che solitamente s’accompagnano l’una all’altra. Detto in altre parole, uomini con un difetto comune, tanto comune che tutte prima o poi ci sbattiamo il grugno. Ed ecco delinearsi le metamorfosi di Narciso Vaffa: Gianpreciso Fava, Felice Ciabatta, Carlo Maria Pedante e Marco Lento. Con dei nomi così, non c’è bisogno di altre presentazioni. Uomini sicuramente diversi eppure profondamente affini; apparentemente simili ma sostanzialmente differenti.E le voci di donne che li raccontano sono altrettanto uguali e diverse; rese simili dal desiderio di amore e di tentativo di trovarlo in loro; spesso dalla frustrazione del non riuscirci, dal dispiacere di trovare un muro di incomunicabilità.Ma questo non vuole essere un libro sulla donne vittime di un uomo nato per nuocere loro. C’è spazio, si, per lo sfogo, per l’ironia, per l’osservazione critica, per la rivincita; ma c’è anche uno sguardo puntato sulla donna stessa, alle prese con un uomo difficile da trattare e quindi anche l’ammissione, più o meno velata, di non essere riuscite e trovare un punto d’incontro. C’è anche il voler andare oltre la semplice elaborazione del fallimento, cercando le ragioni di comportamenti esasperati, che possono mettere a dura prova la pazienza, ma che possono anche nascondere inaspettati tesori nascosti.Quindi, cari uomini, non temete: vi abbiamo osservati e talvolta criticati senza pietà, ma abbiamo anche cercato in fondo al vostro cuore quel qualcosa che se apparentemente può rendervi insopportabili, in realtà vi fa essere irrinunciabili. Siamo comunque donne imperfette, che guardano uomini imperfetti e che tentano di entrare in contatto, in comunicazione. E in alcuni racconti abbiamo voluto sottolineare che venire a capo dei rapporti funestati dalla preponderante presenza di una personalità bizzarra e difficile si può. Non solo: che lo scioglimento del nodo gordiano a volte può essere l’inizio di una felicità relazionale ancora più completa e profonda. Leggete dunque questo libro con animo leggero, e sappiate che potete aspettarvi di tutto. Non fatevi un cruccio se vi riconoscerete nella descrizione di Gianpreciso Fava, di Felice Ciabatta, di Marco Lento o di Carlo Maria Pedante. Non sarebbe altro che un buon modo per vedersi attraverso i nostri occhi. E sono occhi che vi hanno amato, vi amano o vi vorrebbero amare. Passato, presente o futuro, l’amore è il motivo di crescita per antonomasia e spesso la migliore chiave di lettura.