Giovanni Pische
Bachisio Serra, Francesca Manca
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Ratgeber / Esoterik
Beschreibung
Nel 1942 nella battaglia di mezzo giugno l’aereo di Giovanni Pische viene abbattuto nei pressi dell’isola di San Pietro (CA). Lui si salva aggrappandosi all’ala del suo aereo. Sei ore in acqua sino a che due pescatori lo traggono in salvo per consegnarlo ad una vita in sedia a rotelle. Da quel momento per Giovanni inizia un percorso fatto di riabilitazione e di sacrifici. Nella clinica Santa Lucia di Roma riprende a nuotare e, alle paralimpiadi di Tokyo del 1964 vince la medaglia di bronzo. Egli, seguendo l’esempio del suo amico Ludwig Guttmann, il medico tedesco precursore della riabilitazione attraverso lo sport, metterà il suo impegno soprattutto per migliorare lo stato di chi, come lui, si trova in condizioni di disabilità. E lo farà, nonostante la sua sofferenza, sempre con il sorriso sulle labbra e nello sguardo. La sua tristezza e la sua sofferenza traspaiono dai suoi scritti, poesie, racconti, lettere e diari, ma mai dal suo volto che trasmetteva agli altri fiducia e voglia di vivere. Chi lo ha conosciuto e lo ha avuto come amico, lo descrive come un maestro di vita. Sono tante le testimonianze raccolte in queste pagine di personaggi che ne ricordano la grandezza, da Giuseppe Trieste a Roberto Valori, da Gianni Minà a Flavio Insinna. Giovanni Pische, un grande uomo che va ricordato soprattutto per la sua attenzione agli altri, per le sue battaglie fatte per far si che i disabili potessero essere trattati come persone normali.