Dal rag al rap
Guido Michelone
* Affiliatelinks/Werbelinks
Links auf reinlesen.de sind sogenannte Affiliate-Links. Wenn du auf so einen Affiliate-Link klickst und über diesen Link einkaufst, bekommt reinlesen.de von dem betreffenden Online-Shop oder Anbieter eine Provision. Für dich verändert sich der Preis nicht.
Kinder- und Jugendbücher / Naturwissenschaft, Technik
Beschreibung
Fra rag e rap, fra ragtime e rag / hip-hop, scorre circa un secolo di vita musicale americana, nell’accezione popolare di linguaggio sonoro via via sempre più mediale e tecnologico, come pure ancora molto comunicativo ed artisticizzante. Tra i due fenomeni, rag e rap, la cultura statunitense, attraverso le sue numerose etnie, offre una quantità davvero impressionante di nuove musiche (anche se spesso derivate da idiomi europei, africani o persino asiatici già preesistenti): l’obiettivo di questa dispensa è quello di catalogare e raccontare criticamente le principali emergenze a livello soprattutto di generi (intesi nel plurimo significato di scuole, correnti, tendenze, manifestazioni) ed in parte anche di protagonisti (cantanti, gruppi, compositori, interpreti), disponendole in rigoroso ordine alfabetico, per una rapida e facile consultazione e per un’attenta e operosa didattica. Sia per i generi sia per i protagonisti, a livello metodologico, prevale un quadro informativo sintetico, che si modella a sua volta su un percorso storico, in grado altresì di aprirsi ed interrogarsi di volta in volta su importanti questioni di ordine sociale, economico, culturale, artistico, mediale, musicologico. La scelta ricade su un totale di 112 voci ripartite fra 88 generi e 24 protagonisti, a cui fanno seguito una cronologia per decenni, utile alla fine a confrontare il discorso tematico con quello evolutivo. Sui motivi che portano a privilegiare alcuni generi e alcuni protagonisti e di conseguenza ad escluderne altri nel primo e nel secondo caso, la spiegazione è data da sola, ossia fornita dal testo nella sua interezza, pur nella piena coscienza della difficoltà a bilanciare un quadro sistematico assai complesso, eterogeneo ed ancora cangiante, nonostante l’esperienza novecentesca possa dirsi conclusa in senso cronologico obiettivo. Resta da definire il perché di queste tre variazioni sul concetto di musica nordamericana: si intende naturalmente con l’espressione musica americana quella popolare prodotta dalle etnie bianche presenti negli Stati Unti d’America; la musica afroamericana è invece il risultato della presenza nel Nuovo Mondo dei neri di origine africana; e la musica angloamericana infine è quanto espresso dagli artisti britannici che simbolicamente si impadroniscono in epoca più recente dei linguaggi dei territori in precedenza colonizzati. Il testo infine trae idealmente spunto da un paio di libri stranieri fondamentali per l’intelligenza della musica pop o popolare del secolo scorso: si tratta da un lato di A century of pop (Hugh Gregory), classico volume illustrato a mo’ di coffee table book, in grado però di offrire uno sguardo sinottico esaustivo (anche a livello visivo); e dall’altro di The Faber companion to 20th century popular music (Phil Hardy) dizionario curatissimo di circa milletrecento pagine, dove vengono narrate le carriere di tutti i protagonisti di queste sonorità in America e in Inghilterra. Non si tratta di ripetere pedissequamente queste opere (non ancora tradotte in Italia), bensì di ispirarsi alle metodologie rodate da almeno un ventennio di consolidati interventi in fatto di pop music, all’incrocio tra sociologia, semiotica e cultural studies, per tirarne fuori un dizionario utile a districarsi nel complesso scenario della comunicazione musicale e del paesaggio sonoro novecentesco. Dalla Premessa dell'Autore