Narrami o libro
Roberto Cicala
* Affiliatelinks/Werbelinks
Links auf reinlesen.de sind sogenannte Affiliate-Links. Wenn du auf so einen Affiliate-Link klickst und über diesen Link einkaufst, bekommt reinlesen.de von dem betreffenden Online-Shop oder Anbieter eine Provision. Für dich verändert sich der Preis nicht.
Geisteswissenschaften, Kunst, Musik / Sprach- und Literaturwissenschaft
Beschreibung
In un Paese dove più della metà della popolazione alfabetizzata è inappetente in fatto di lettura, dichiarando all’Istat di non finire neppure un libro l’anno, è però curioso che nella ridotta comunità dei più golosi booklovers si sia verificato negli ultimi anni il successo di «libri che parlano di libri»; è un fenomeno che registra l’impennata non tanto di storie o manuali di editoria quanto di novità di narrativa sull’argomento, spesso in grado di scalare le classifiche: L’ombra del vento di Carlos Luis Zafón, con il suo segreto sepolto nel Cimitero dei Libri Dimenticati in una Barcellona misteriosa, è uno dei casi più felici. Molti poi ricorderanno Firmino di Sam Savage, il topo divoratore di libri, eletto a simbolo di quella figura emarginata ma ostinata che è il lettore nella nostra società. Per meglio capire questa particolare nicchia del mercato letterario il Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica ha schedato una selezione di romanzi. Narrami o libro, come s’intitola l’esito dello studio, godibile anche come un’antologia letteraria a tema, invita a scoprire o rivalorizzare testi in cui i libri sono oggetto e soggetto al tempo stesso: sembra uno dei quei celebri quadri di Arcimboldo che ritraggono un uomo composto da tomi e legature, non a caso riprodotto sulla copertina della recente ristampa della Battaglia dei libri di Swift. Qual è l’immagine del mondo dei libri che emerge da questo Scaffale di carta, che è pure il titolo di un recente saggio sull’argomento di Massimo Gatta? Ogni opera analizzata è uno specchio che riflette il tassello di un mosaico mai completo e sempre in divenire qual è l’editoria. La parabola va naturalmente dallo scrittore al lettore, iniziando dal tavolo da lavoro di chi è artefice di un testo. (Tratto dalla Presentazione di Roberto Cicala)