Da giza oltre Nut
Nino Lacagnina
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Naturwissenschaften, Medizin, Informatik, Technik / Informatik, EDV
Beschreibung
“Da Giza, oltre Nut” è un testo atipico che lascia molto spazio alla fantasia e ai pensieri, smisurati, senza tempo e senza spazio. La realtà vera che si frappone a quella virtuale, la nostra vita che scade nella Second Life. O forse sarebbe meglio dire che è la Second Life, così in voga oggi, a risalire -a volte- sul piano della realtà. Una vita parallela in cui accade di tutto e l’avatar (cioè l’immagine fittizia che l’utente si crea) cammina, visita musei, ride, fa amicizia, compra e vende. Tutto questo, seduto al computer, al buio di una stanza qualsiasi. Il contenuto dei capitoli di quest’opera è ambientato nel 2020, ed è già significativa la prospettiva di una data futura.Può l’amore essere eterno?Alzi la mano chi non si è mai posto questo interrogativo, magari all’inizio di un amore che si pensava infinito, o più verosimilmente alla fine di esso, quando si realizza che forse l’amore non è eterno, quando cioè la stessa zolla di zucchero che ti ha fatto battere il cuore, che ti ha fatto fare delle pazzie amorose - ecco, sì, proprio quello stesso zucchero di compagno/a si trasforma in un veleno amaro. L’amore. Eterno? No! Oppure sì? Con una donna o con una compagna cibernetica ( come accade al protagonista di questa storia ) ? Compagna cibernetica?! E come deve essere una compagna non umana? “Oltre ad essere bella, dolce e appassionata d’arte, deve essere totalmente sincera. Questa ultima, una caratteristica fondamentale e indispensabile perché è assurdo vivere con una persona che nega ciò che ha detto attimi prima anche su fatti di nessuna importanza ”. “Se poi è capace anche di risvegliare l’interesse mascolino con quella fine arte femminile fatta d’ammiccamenti e languidi sospiri, emanare un conturbante fascino in ogni occasione appropriata, allora ben venga la compagna cibernetica! ” Ma siamo nella realtà o nella fantasia? Ma si può parlare di amore con una donna-robot che viene appositamente programmata al momento della definizione dell’acquisto, sul modello preferito dall’acquirente? O forse è proprio questo l’amore più desiderabile, quello che vivi avendo accanto non una persona ma un oggetto programmato come piace a te? Un oggetto che non muta col passare degli anni, che non porta rancore, che non si rivolge alle amiche per palesare (false) magagne del marito/compagno. Si può desiderare una siffatta compagna, oppure no …? L’amore in tal caso diventerebbe programmato, razionale. Si trasformerebbe da imprevedibile in un software da aggiornare, un meccanismo da riavviare quando si inceppa. Il protagonista subisce questa situazione, provando una certa irrequietezza dovuta alla natura artificiale della donna. Ma poi accadono dei cambiamenti in seguito alla conoscenza di un’altra coppia di amanti, lei donna umana lui uomo-robot. “ Se ami vivi / se non ami Vegeti?/ Sopravvivi? / Ti disperi? / Piangi! / Piangi lacrime salate / e speri, / cosa? / Ma l’amore/ quel caldo sentimento /che se lo vivi/ ti fa dire / grazie, / grazie dei del cielo che concedete / con grande parsimonia / felicità e gioia / a noi mortali / a noi che nel cuore / possediamo/ quella scintilla magica / da voi donata / staccandola / dal vostro firmamento. (Giovanni Manna)