Il Federalismo Belga . L’equilibrio istituzionale federale del Regno del Belgio
Francesco Cirincione
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Sachbuch / Volkswirtschaft
Beschreibung
Il 22 novembre 1830 l’Assemblea costituente belga, dopo aver stabilito che la forma del nuovo Stato indipendente sarebbe stata una Monarchia costituzionale, rappresentativa ed ereditaria, accolse i principi della sovranità popolare e della separazione dei poteri, basando su di essi l’ordinamento costituzionale. Il Belgio è divenuto uno Stato federale attraverso varie tappe che partono dal 1970 fino ad arrivare al 1993. Esso rappresenta un caso esemplare di federalismo per disaggregazione: da Stato unitario nato nel 1830 si è giunti all’odierno Stato federale. Questo paese rappresenta un modello di federalismo particolarmente interessante perché conosce non un federalismo, ma la sovrapposizione di due federalismi. La linea di politica estera che è stata mantenuta fino allo scoppio della seconda guerra mondiale è stata abbandonata, cominciando a giocare un ruolo fondamentale sullo scacchiere europeo. Nel 1944, durante l’occupazione nazista, il Belgio, l’Olanda e il Lussemburgo fondarono il Benelux, che trovò la sua realizzazione nel 1948 tramite un’unione doganale. La cooperazione internazionale vera e propria fu sancita con la firma del Trattato del 3 febbraio 1958, che istituiva l’unione Economica del Benelux, entrato in vigore il 1 Novembre 1960 per un periodo di 50 anni. Il 17 giugno 2008 è stato firmato un nuovo Trattato Benelux per una durata indeterminata, il quale entrerà in vigore due mesi dopo la ratifica da parte dei tre Stati membri. Con questo nuovo Trattato i tre Stati non intendono perdere il ruolo di “padri fondatori” dell’Unione Europea, ma affrontano una nuova sfida alquanto ambiziosa, cioè la collaborazione politica.