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Torce nella notte

Virgilia D'Andrea

EPUB
3,99

KKIEN Publ. Int. img Link Publisher

Sachbuch / Biographien, Autobiographien

Beschreibung

Virgilia D’Andrea scrive «Torce nella notte» per parlare delle fiaccole accese nel buio profondo della notte - che non può e non deve essere assolutamente infinita - della dittatura fascista che illuminano la via agli incerti e ai dubbiosi e il cammino degli uomini verso la libertà, l'emancipazione sociale, la fratellanza, la giustizia, la dignità, l'amore e la lotta. I sedici scritti che compongono «Torce nella notte» contengono la fiamma di un vibrante e appassionante ideale che può ancora riaccendere nuove speranze nella lotta e nella rivolta incessante e avvincente degli oppressi contro gli oppressori, degli uomini e delle donne contro la barbarie del totalitarismo mussoliniano e fascista, che rinnega e calpesta la storia civile dell'Italia e contro le oppressioni e le schiavitù odierne.
L’A. esprime la sua grande e coinvolgente ammirazione per uomini che - come Gino Lucetti, Anteo Zamboni e Michele Schirru - nella lotta al mostro fascista, sacrificano la propria vita e la propria libertà per ridare all'Italia e agli italiani libertà e dignità civile. Ma ci parla anche di Gaetano Bresci, Pietro Gori, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, Sante Pollastro, Sergio Modugno, Ottorino Manni e idealmente di tanti altri compagni, incontrati nella lunga e interminabile battaglia e che sono anche loro delle torce nella notte dell'umanità in attesa di una nuova e perenne alba di libertà e di giustizia sociale per tutti gli uomini e per tutte le donne di ogni parte del mondo.

L’autrice: Virgilia D’Andrea (Sulmona, 11 febbraio 1888 – New York, 12 maggio 1933) è stata un’anarchica italiana. Orfana in tenera età, è affidata alle cure di alcune sue parenti religiose, in un convento. Dopo un’infanzia solitaria, all’insegna di una rigida educazione cattolica, conosce gli scritti di Giacomo Leopardi, Giosuè Carducci e Ada Negri e si avvicina al movimento anarchico.
Prima dell’inizio della prima guerra mondiale, Virgilia partecipa a numerose dimostrazioni e iniziative antimilitariste ed entra in contatto con molti anarchici abruzzesi: Mario Trozzi e, soprattutto, Armando Borghi, di cui diventa la compagna.
Virgilia coniuga la sua capacità di scrittrice con la scelta politica e pubblica diversi scritti e poesie tra cui Tormento, dedicato a Errico Malatesta, che nella prefazione la definisce la poetessa dell’anarchia. Tale lavoro però provoca una denuncia a suo carico e Virgilia deve espatriare in Francia e a Parigi fonda e dirige dal 1925 al 1927 la rivista Veglia.
La rivista sarà punto di riferimento anche delle discussioni per le iniziative in favore degli anarchici italiani Sacco e Vanzetti e delle proteste relative al loro assassinio legalizzato.
Nel 1928 raggiunge Borghi negli USA dove quest’ultimo risiede da un paio d’anni. Il suo stato di salute si sta deteriorando a causa dell’intensa attività a cui Virgilia si sottopone quotidianamente, ma non si scoraggia ed inizia assieme a Borghi un giro di congressi e conferenze di studio e di propaganda, cosa non nuova per la coppia.
Nel 1932 deve sottoporsi ad un intervento chirurgico per un tumore all’intestino ma il suo stato di salute non migliora. Pur se debilitata, Virgilia continua tuttavia a lavorare su Torce nella notte. L’intervento chirurgico non è risolutore ed il 1º maggio 1933 deve nuovamente farsi ricoverare presso un ospedale di New York, dove una decina di giorni più tardi muore.

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Schlagwörter

rivoluzione, coscienza, libertà, diritti delle donne, lotta di classe, anarchia, donne, politica