Uno SPAVENTAPASSERI chiamato DEBITO PUBBLICO
Francesco Costarella
* Affiliatelinks/Werbelinks
Links auf reinlesen.de sind sogenannte Affiliate-Links. Wenn du auf so einen Affiliate-Link klickst und über diesen Link einkaufst, bekommt reinlesen.de von dem betreffenden Online-Shop oder Anbieter eine Provision. Für dich verändert sich der Preis nicht.
Sozialwissenschaften, Recht, Wirtschaft / Einzelne Wirtschaftszweige, Branchen
Beschreibung
Cosa fa il contadino per proteggere il suo terreno dall'assalto dei volatili? Non vi colloca forse in bella vista degli spaventapasseri? Ebbene, la stessa cosa fanno l'Unione Europea e la finanza speculativa internazionale nei confronti dell'Italia: le esibiscono continuamente il fantoccio del debito pubblico per impedirle di attuare politiche espansive della sua economia. E il debito pubblico è veramente un “debito”? La stragrande maggioranza degli individui – giornalisti compresi – pensa di sì. Pensa di sì perché lo Stato è considerato come se fosse una famiglia: dovendo far quadrare sempre i conti, esso non dovrebbe mai fare il passo più lungo della gamba... Su tale diffusissima (ed errata) convinzione, hanno buon gioco tutti coloro che, anche inconsciamente, remano contro lo sviluppo dell'Italia. Perché dell'Italia? Ecco, su questo particolare aspetto ha voluto veder chiaro l'Autore del presente miniebook (il diminutivo non è dovuto al numero delle pagine, ma per il ridotto formato perché possa essere letto agevolmente anche sugli smartphone). Non essendo un economista – bensì un ricercatore freelance nel campo delle scienze della Terra – e stufo di sentir ripetere la solita tiritera sul debito, sullo spread, sul deficit, sul pareggio di bilancio, ecc., un giorno l'Autore decise di farsi una “full immersion” in Economia, con esiti a dir poco sorprendenti. Da quello studio, infatti, sono emerse tali e tante di quelle incongruenze e contraddittorietà che la decisione di scrivere un libro è stata una scelta quasi obbligata per far sì che pure il grande pubblico ne venisse a conoscenza. La macroeconomia ha assunto infatti un ruolo fin troppo importante perché sia riservata alla ristretta cerchia degli economisti. Se un tempo era appannaggio di pochi, oggi con la globalizzazione in atto, occorre che certi fondamentali concetti facciano parte del bagaglio culturale anche dell'uomo della strada. Questo perché si sta giocando una partita fin troppo importante perché gli esiti vadano a beneficio di pochi (l'1% della popolazione) e a discapito di molti (il restante 99%)! Per avere un'idea di cosa sia in gioco, basti pensare che i ricchi stanno diventando sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri a causa di un equivoco! Quale equivoco? La risposta a questo e ad altri pressanti interrogativi è contenuta nelle circa 400 pagine stilate in modo scorrevole e con un'impronta colloquiale. Corredato dell'allegato “Video-Questionario” (contenente oltre 800 domande con altrettante video-risposte) questo ebook è proprio ciò che ci voleva perché ciascuno possa chiarirsi le idee in un campo in cui, nonostante l'importanza, la confusione regna sovrana anche fra gli addetti ai lavori.