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Mal'essere (Aspettando Godot si può morire)

Lino Alerci

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Belletristik / Essays, Feuilleton, Literaturkritik, Interviews

Beschreibung

Sicilia, 1980. Gli anni '70 se ne sono definitivamente andati. Ormai nel cosiddetto riflusso ci stanno annegando furori ideologici, impegno politico, doveri civili e rabbia di classe. Anche il privato si sta staccando dallo scomodo angolo del politico dove era stato sistemato dal ciclone del '68. La FIAT vincerà una estenuante vertenza sindacale per licenziare oltre 14.000 operai; i cantieri navali di Danzica verranno occupati dagli operai polacchi guidati dal fondatore di Solidarnosc, Lech Walesa. E mentre ai cancelli di Mirafiori spuntano i cartelli di Carlo Marx, a Danzica gli operai in lotta contro il regime comunista innalzano quelli della Madonna nera di Czestochowa. Il verbo neo-liberista della Thatcher e di Reagan è già comparso all'orizzonte privatizzando i profitti e scaricando i costi sulla collettività. La mafia ammazzerà Piersanti Mattarella, il capitano Basile, il Procuratore Capo Gaetano Costa e un sindaco democristiano di Castelvetrano: Gaetano Lipari. Vittorio Bachelet, Nicola Giacumbi, Walter Tobagi e tanti altri tra poliziotti, carabinieri, dirigenti industriali cadranno invece sotto il fuoco delle Brigate rosse. Piper, Flipper, Kappa-due, Grand-Pierre, Gionni, Contropacco, Giolliggiò e Paloalto sono un gruppo di amici che in una remotissima provincia dove nulla sembra accadere hanno costruito il loro universo fatto di scazzi, angoscia del quotidiano, noia, rabbia ma anche ironia, cultura, intelligenza, e impegno politico. Ma ormai sentono che qualcosa incombe sul loro destino; hanno l'età giusta che dovrebbe portarli a quella fase definitiva della vita che si chiama maturità. Ma non è questo che li spaventa: è il cono d'ombra, la zona grigia, o, meglio, il buco nero che li sta risucchiando e che li costringerà a perdere, per rinuncia, i loro valori, le loro idee, la loro stessa vitalità. L'attesa di questa inesorabile "normalizzazione", di questa "consolante" omologazione, forse sta per finire. O forse è già finita. Godot non è quello che non arriva mai, non è l'eterno presente dove si sta protetti e al calduccio; Godot arriverà senza farsi annunciare e chiederà ad ognuno di loro il pegno per uscire definitivamente dalla categoria "giovane". Chi andrà a lavorare al Nord, chi si vedrà costretto a vendersi al ras politico locale rinnegando le sue idee politiche, chi incontrerà un destino ancora più crudele. E nessuno di loro sa che il 2 agosto la bomba fascista alla stazione di Bologna farà 85 morti che stanno aspettando ancora che giustizia sia fatta. Godot, dividendo e smembrando il gruppo, "sistemerà" la loro vita per sempre. E sarà come morire…

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