Giulio Cesare. Guerra tra la Repubblica e un potenziale Re. Bellum africum riciclato
Antero Reginelli
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Sachbuch / Vor- und Frühgeschichte, Antike
Beschreibung
Nel rifacimento, o rigenerazione, del “Corpus Cesarianum”, dopo il “De bello Gallico” e il “De bello civili” di Cesare e il “Bellum Alexandrinum” di autore ignoto, l’ipotetico amico di Giulio affronta il “Bellum Africum”, poco noto al grande pubblico e scritto da non si sa chi. Come negli altri tre libri già pubblicati, rispettando con fedeltà l’originale, gli avvenimenti sono raccontati in modo agile, spigliato: una riscrittura coinvolgente che dà luce nuova a un testo importante ma di non facile lettura. Dallo sbarco in Africa, dove gli aristocratici avevano trovato tempo e risorse economiche per riorganizzare un esercito e combattere i popolari, alle mosse e contromosse per evitare lo scontro e poi cercarlo, alla battaglia di Tapso, surreale, strana, praticamente non combattuta, ma spietata, crudele, per proseguire fino al nobile gesto di Marco Porcio Catone, da allora detto l’Uticense, all’Africa (Algeria e un pezzo di Marocco) che diventa Provincia (la Tunisia già lo era) e a Cesare che rientra nell’Urbe: Roma è nelle sue mani, quasi ne fosse il Re. Il risultato è un’opera innovativa che ha per obiettivo far conoscere, e possibilmente leggere, un libro di estremo interesse che pochi avrebbero preso in considerazione.