Teatro e scienza, il principio di sovrapposizione quantistico nella rappresentazione scenica
Gloria Sahbani
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Geisteswissenschaften, Kunst, Musik / Philosophie
Beschreibung
Thesis (M.A.) from the year 2018 in the subject Philosophy - Practical (Ethics, Aesthetics, Culture, Nature, Right, ...), grade: 110/110, , language: Italian, abstract: Le pagine seguenti presentano un lavoro che si origina dalla volontà di confrontarsi con due campi del sapere apparentemente distanti, il teatro e la fisica quantistica, che negli ultimi decenni hanno invece subito un progressivo avvicinamento fino a fondersi in alcune rappresentazioni teatrali dal fascino singolare. La scelta di tale argomento è frutto di una lunga riflessione, maturata in una sera dicembrina nella panca di un loggione del Teatro Rossini ove andava in scena la pièce teatrale Copenaghen di Michael Frayn. L’incompresa commozione nei tratti più emotivi della rappresentazione, la meticolosa attenzione di chi si approccia ad un settore della conoscenza lontano dall'impostazione letteraria e la passione per il mondo del teatro hanno concorso a definire l’obiettivo di questo lavoro, che prende in considerazione due testi differenti dai numerosi e significativi punti comuni. Si tratta del già citato recital di Frayn, messo in scena per la prima volta nel 1998 e del testo Quanti Margrethe, pubblicato nel 2018 da Franco Pollini in un compendio di copioni teatrali sui fondamenti concettuali, le applicazioni pratiche della meccanica quantistica e le vicende dello sfondo storico in cui si collocano. Un ventennio di innovazioni e mutamenti quello intercorso tra i due recital, di incalzante insediamento delle nuove e più avanzate tecnologie negli aspetti più elementari della vita umana, un ventennio in cui tanto il teatro quanto la fisica corrono su due parallele strade battute, arrestandosi solo per attingere al passato cercando di coglierne il meglio.
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teatro, Copenhagen, fisica quantistica, scienza, meccanica quantistica, michael frayn