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Macchi M.C. 200 "Saetta"

Brown Kittel

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Sachbuch / Sonstiges

Beschreibung

Il Macchi M.C. 200 “Saetta”, progettato dal celebre ingegnere Mario Castoldi, ha rappresentato una significativa evoluzione nella produzione degli aerei da caccia italiani.
Rispetto ai biplani Fiat CR 32 e Fiat CR 42, che costituivano ancora, all’inizio delle Seconda Guerra Mondiale, l’ossatura dei reparti da caccia Italiani, il Macchi M.C. 200 si caratterizzava, assieme al suo contemporaneo Fiat G.50,  per una configurazione ad ala bassa e per la struttura interamente in metallo.
Fece il primo volo il 24 dicembre 1937 ed entrò in linea nel 1939: seppure equipaggiato con un motore poco potente e armato soltanto con una coppia di mitragliatrici Breda-SAFAT calibro 12,7 mm, il disegno del Saetta era molto valido.

  • Il Macchi M.C.200 non aveva particolari difetti ed era dotato di ottime capacità per il combattimento ravvicinato.
Infatti, la sua maneggevolezza era eccellente e la stabilità nelle picchiate ad alta velocità, eccezionale: poteva così duellare con i migliori caccia alleati e uscirne imbattuto.
  • Soltanto il Supermarine Spitfire poteva superarlo in cabrata.
Per contro, alle buone caratteristiche di volo, vi era la scarsa potenza del motore, una velocità orizzontale appena sufficiente e un armamento inadeguato di sole due mitragliatrici da 12,7 mm in fusoliera, sincronizzate per il tiro attraverso l'elica.
Con le insegne della Regia Aeronautica, operò su quasi tutti i fronti della seconda guerra mondiale, dal Mar Mediterraneo all'Africa, ai Balcani e sul Fronte orientale.
I Macchi M.C. 200 furono costruiti:
  • Dalla casa madre Aer.Macchi: 395 esemplari.
  • Dalla Breda, che ne costruì in effetti il maggior numero: 556 esemplari.
  • Dalla SAI Ambrosini: 223 esemplari.

 

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Schlagwörter

rei, degregori, saetta, 200, macchi, mc 200